Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy ha annunciato che nella prossima Legge di Bilancio si darà vita a un nuovo strumento, che sostituirà l’attuale dualismo dei Piani Transizione 4.0 e Transizione 5.0.
COSA CAMBIA?
- A differenza di Transizione 4.0 e 5.0, legati a scadenze e vincoli del PNRR, il nuovo incentivo sarà finanziato con risorse nazionali e concepito in maniera strutturale e continuativa. L’obiettivo è quello di restituire al sistema produttivo la stabilità necessaria a pianificare la competitività di lungo periodo.
- Il Piano Transizione 5.0 è vincolato al principio DNSH, il Regolamento europeo che impone agli investimenti finanziati dal PNRR di non arrecare alcun danno significativo all’ambiente; questo vincolo nella pratica penalizza e/o esclude le imprese energivore. Il nuovo incentivo ricalibrerà i criteri di accesso nei diversi settori.
QUALI SONO LE CARETTERISTICHE DEL NUOVO INCENTIVO?
L’architettura del nuovo strumento potrà essere composta da tre moduli:
1. La prima componente potrebbe consistere in un incentivo di base per la trasformazione digitale (simile a Transizione 4.0), con un’aliquota più contenuta rispetto al passato.
2. La seconda componente potrebbe essere rappresentato da un modulo specificatamente dedicato alla transizione green (simile a Transizione 5.0), ma con procedure più snelle e accessibili.
3. Potrebbe essere prevista una premialità addizionale per le imprese che raggiungono contemporaneamente obiettivi su entrambi i fronti in ottica di “twin transition”.