TRANSIZIONE 5.0, APPROVATO IL DECRETO

È stato approvato dal Consiglio dei Ministri il tanto atteso Piano Transizione 5.0 (il Decreto è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale) a sostegno della transizione digitale e green delle imprese italiane.

CHI SONO I SOGGETTI BENEFICIARI?
Tutte le imprese italiane, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore di appartenenza e dalla dimensione.

COSA FINANZIA?
Progetti di innovazione che conseguano:
- complessivamente una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva localizzata nel territorio nazionale non inferiore al 3% o, in alternativa,
- una riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento non inferiore al 5%.

Sono ammissibili le spese per l’acquisto di beni strumentali materiali e immateriali nuovi con i requisiti “Industria 4.0” (compresi software, sistemi, piattaforme o applicazioni per il monitoraggio dei consumi energetici e software gestionali).

Per i progetti con importo superiore a 40.000 euro sono agevolabili:
- investimenti in beni strumentali finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo (è prevista una maggiorazione fino al 140% per i moduli fotovoltaici ad alta efficienza previsti dal Decreto Energia)
- spese per la formazione del personale finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi

QUAL È L’AGEVOLAZIONE?
Credito d’imposta con l’applicazione di una aliquota variabile in funzione dell’importo dell’investimento e della quota di risparmio energetico conseguito.

QUALI SONO LE PROCEDURE?
L’incentivo è semi-automatico.
Per l’accesso al contributo le imprese presentano apposite comunicazioni al MIMIT ex ante ed ex post rispetto al completamento degli investimenti.
È inoltre necessario presentare apposite certificazioni (ex ante ed ex post) per l’attestazione della riduzione dei consumi energetici.
Dopo questo iter le imprese devono attendere un decreto di concessione, che consentirà la fruizione del credito dopo 10 giorni.